Gli angiporti della mente: la linea
Gli angiporti del nostro cervello servono da collegamento fra gli emisferi: destro e sinistro. Il corpo calloso è l'intermediario fisico fra la fantasia creativa e la logica razionale.
Gli angiporti della nostra mente, invece, attraverso una sottile linea priva di equilibrio, rendono tutto possibile.
Una sottile linea, più o meno marcata, la utilizza Paul Klee nei suoi dipinti. Giorgio De Chirico con la stessa linea definisce degli archi fra delle colonne.
La linea, non la forma, rappresenta la demarcazione imprevedibile, il confine sconfinato e sconfinante, lo squilibrio equilibrato.
Alla linea, non alla forma, degli angiporti, rivolge lo sguardo Cavalcanti saltando in amore. Un vero e proprio sbalzo quantistico:
Guido, tu rifiuti d'esser di nostra brigata; ma ecco, quando tu avrai trovato che Idio non sia, che avrai fatto?". A' quali Guido, da lor veggendosi chiuso, prestamente disse: "Signori, voi mi potete dire a casa vostra ciò che vi piace"; e posta la mano sopra una di quelle arche, che grandi erano, sì come colui che leggerissimo era, prese un salto e fusi gittato dall'altra parte, e sviluppatosi da loro se n'andò.
grazie per l'ascolto da C. Colapisci.