La Vita Comune di Bonhoeffer. Spirito o Mente?
La nostra capacità di dare è proporzionale a quanto abbiamo ricevuto; tanto più povero risulta il nostro amore per i fratelli, tanto meno evidentemente siamo vissuti della misericordia e dell'amore di Dio.
Nella prima si rimette allo Spirito Santo ogni potere, onore e dominio, nella seconda (elemento psichico) si cerca e si alimenta una sfera personale di potere e di influenza: certamente, finché si tratta di persone devote, l'intento è quello di servire la causa dell'Altissimo e del massimo bene, ma in effetti non si fa che togliere allo Spirito Santo il suo ruolo centrale e renderlo inefficace; tenendolo a distanza. Qui in effetti si sente solo l'efficacia dell'elemento psichico. Se nel primo caso domina lo Spirito, qui invece si ha la psicotecnica, il metodo; nel primo, l'amore senza artificio, pre-psicologico, pre-metodico, mosso solo dall'intento di essere disponibili al fratello; nel secondo, l'analisi e la costruzione psicologica; nel primo il servizio umile, semplice al fratello, nel secondo la manipolazione dell'estraneo, con intento indagatore e calcolatore.
L'amore psichico ama l'altro per amor di se stesso, l'amore spirituale ama l'altro per amore di Cristo. Per questo l'amore psichico cerca il contatto immediato con l'altro, non lo ama nella sua libertà, ma lo lega a sé, vuol conquistarlo, sopraffarlo con ogni mezzo, lo opprime, vuol essere irresistibile, vuol dominare. L'amore psichico non tiene gran conto della verità, è disposto a relativizzarla, perché il rapporto con la persona amata non deve essere ostacolato da niente, neppure dalla verità. L'amore psichico ha brama dell'altro, della comunione con lui, del contraccambio del suo amore, ma non è al suo servizio. Anzi è ancora la sua brama a manifestarsi nelle apparenze del servizio.
Dietrich Bonhoeffer