Trasformasi per cambiare o cambiare per trasformarsi?

Se il lavoro non rende, si cambia lavoro, se non si va d'accordo con la moglie se ne trova un'altra, se la città è invivibile si trasferisce altrove, se i figli creano problemi si cerca qualcuno che se ne prende cura. Il pensiero latente è che i motivi dei vostri guai non risiedono in voi, bensì nella situazione, in altri, nelle circostanze. Cambiare casa, cambiate luogo e tutto andrà a posto...

Presto o tardi gli stessi problemi si ripresenterebbero, se in effetti sono una conseguenza dei vostri schemi di valutazione, pensiero e comportamento. 

Colpa mia (personale)? colpa di altri (ambiente sociale)? In entrambi i casi vi convincerete di non saper portare a termine un autentico cambiamento...ricerca all'esterno di risposte e soluzioni ai problemi personali.

...Da un maestro all'altro, da un pellegrinaggio all'altro, da una tecnica meditativa all'altra, da una religione all'altra, da un ritiro alienante ad un altro... 

una ricerca senza fine di una via di fuga da ciò che è più vicino e forse più doloroso.

Per paura e per desiderio che qualcuno veramente speciale le aiuti a vedere chiaramente, a volte le persone si lasciano invischiare in rapporti malati di totale dipendenza da maestri di meditazione dimenticando che, per quanto valida possa essere la loro giuda, alla fine il lavoro interiore va eseguito personalmente ed essere sempre coerente con il tessuto della propria vita.   

...La trasformazione personale rimanga a livello epidermico. Forse potrà durare pochi giorni, settimane o mesi...poi si ritorna al vecchio schema di mancanza di chiarezza nei rapporti.  

Lavorare con le circostanze in cui vi trovate, assicurarvi di aver fatto tutto ciò che in vostro potere per utilizzare energie e trasformarvi, prima di decidere di limitare le perdite e passare ad altro.

...dovunque voi siate? Proprio in quel momento arrivereste all'essenza del vostro essere, lasciando libero ingresso alla consapevolezza...

dovunque tu vada, ci sei già di Jon Kabat Zinn